SCHEDA: Giocatori: 2-4 Età: dai 10 anni in su (8 in su, se guidati da adulti) Durata partita: 30-40 minuti In Tuchulcha si ha un gruppo di nove pedine che partono da una base del proprio colore. Tirando due o tre dadi si possono muovere una o più pedine, sfruttando uno dopo l’altro il risultato dei dadi. Ci sono caselle che fanno uscire subito dal gioco ed altre che raddoppiano o triplicano la forza difensiva della pedina o del gruppo di pedine dello stesso colore che vi stazionano sopra. Le pedine poste su caselle che triplicano la forza, come svantaggio, devono essere obbligatoriamente mosse per prime al loro turno. Le varie combinazioni di movimento consentite dai dadi consentono una discreta gamma di scelte tattiche e, talvolta, obbligano anche a mosse suicide. L'autore del gioco, Marco Donadoni, ha avuto una sorta di colpo di genio ed ha realizzato una delle cose più complicate per un autore di giochi, la possibilità di far interpretare ai giocatori parti diverse, con diversi obbiettivi di vittoria, per un gioco sempre nuovo e divertente. Aggiungete inoltre che un giocatore per volta, durante la partita può, sacrificando una pedina, passare dalla parte del male, giocando come sacerdote di Tuchulcha. In questo caso il suo obiettivo diventa impedire agli altri di portare anche solo una pedina al centro, approfittando di alcuni vantaggi prerogativa di chi gioca questo ruolo. Un gioco davvero piacevole, ricco di colpi di scena, con una giusta dose di importanza lasciata alla fortuna, che consente una gamma variegata di strategie. Terminata una partita, viene voglia di giocarne un’altra, per vedere se cambiando dio etrusco, si giochi meglio o si sia più fortunati.